Un prototipo di una storia de I sogni della camera rossa è camminare, fuggire.
Lasciando la vita dietro di sé e osservando freddamente la vita degli altri, ci si rende conto improvvisamente che il mondo potrebbe essere assurdo, che le cose vere potrebbero essere tutte false e che tra le cose false si nascondono cose vere.
La cosiddetta vita effimera è come un viaggio all'indietro, nel percorso si vedono una serie di storie simili, come i monaci, i taoisti e Jia Baoyu.
Oggi anch'io vagabondo nella vita, sospeso in una terra straniera, lontano dalla mia patria per migliaia di miglia, solo così posso comprendere lo stato d'animo di "Sogno della camera rossa" coperto di neve su una vasta terra, non è freddo, ma pulito.
Guardando da un punto di vista di fuga, "Sogno della camera rossa" e "On the Road" di Jack Kerouac hanno delle somiglianze.
Uno studioso (Zhou Ruchang) ha dimostrato che alla fine Jia Baoyu diventa un mendicante o un custode notturno, anche lui è "sulla strada".
È proprio perché si è "sulla strada" che si può vedere il lato positivo e negativo del mondo, quindi si apprezza particolarmente tutto ciò che si ha di fronte.