È sera alle nove, ma non so che giorno della settimana sarà domani.
Ho camminato da solo attraverso le notti di Pechino senza stelle. In un istante, ho saltato, saltato verso quella persona che pensava ripetutamente, ricordo il suo respiro, camminavo con lui sotto le ombre dei lampioni.

Forse anche il mio futuro io sta camminando con me, entrambi in silenzio, non abbiamo bisogno di parlare, l'ampio universo ci unisce tutti e tre, ascoltiamo attentamente il tuono in silenzio.

Quel giovane sembrava un po' incerto, quell'anziano sembrava un po' sfrenato. Questo mondo così vasto spaventa una persona, questo mondo così piccolo intrappola una persona. So che è stato spaventato da un ufficio di tre milioni di metri quadrati a Wudaokou, spaventato da un'organizzazione di tremila dipendenti. So che quell'anziano potrebbe essere intrappolato da questo piccolo mondo davanti ai suoi occhi, intrappolato da musica, scacchi, calligrafia, pittura, poesia e canto.

L'aura di quelle persone immaginarie è la proiezione della mente, è la creazione di sé stessi.

Quella realtà aumentata, più reale della realtà stessa.

Ho due paia di occhi, un paio di occhi realisti che guardano tutti i percorsi, un paio di occhi romantici che fissano tutte le nuvole scintillanti.

Quando quegli occhi romantici si posano su quell'odore di profumo sconosciuto ma familiare, una poesia di mille anni fa mi appare nella mente: "Ombre di profumo sottile, porte che si aprono, sembra che un vecchio amico sia arrivato". Ricordi caldi e familiari si svelano in un solo istante, fino a quando mi sento triste e smarrito, come se ancora sentissi l'effimero profumo intorno a me.

Quando apro quegli occhi realisti, vedo solo il mio riflesso. Posso vedere ogni dettaglio, l'influenza dell'addestramento in cinese classico può penetrare nei sensi, nella memoria e nell'espressione delle persone attraverso il ritmo delle poesie della dinastia Song.

Vedo anche la verità dietro quelle illusioni e l'illusione dietro quella verità.

Vedo anche la simultaneità dell'espressione, sto scrivendo di un vecchio amico? Sto scrivendo di me stesso? Sto scrivendo delle difficoltà umane? Sto scrivendo del mio modo di esprimere?

In questo istante, ogni respiro svanisce senza lasciare traccia, come il fiume di quell'anno, i pesci cristallini sul fondo dell'acqua. Tu aspettavi silenziosamente per tre ore, persino il respiro era lento. Tu osservavi silenziosamente mentre ondeggiano elegantemente le loro code, volando sotto il sole. Ma all'improvviso qualcuno ti chiama per cena e ti rendi conto che i tuoi piedi sono intorpiditi, le tue maniche sono bagnate e la tua schiena è arrossata dal sole, mentre gli uccelli lasciano i loro escrementi bianchi accanto a te.

Quel mondo onirico di conoscenza, memoria, respiro, a chi lo condividerai? Chi capirà il volo dei pesci nelle macchie di sole? Chi si preoccuperà che una goccia d'acqua dal tetto sia più luminosa dell'intero mondo?

Così io, cioè tu, hai usato tutte le tue forze per connettere questi due mondi, ma hai scoperto che sforzarsi non funziona. Solo rilassandoti puoi entrare nell'ingresso del sogno, solo così una goccia d'acqua può brillare come un diamante. Ma se ti sforzi troppo, persino la capacità di esprimerti scompare, come se ora non sapessi cosa stai scrivendo.

Bene, hai visto molti mondi, hai lasciato un corpo in ogni mondo con il suo paradiso segreto. Bene, solo tu sai che la tua creazione potrebbe sembrare insignificante rispetto a quella di qualcun altro, ma vuoi condividere un frammento con gli altri, solo per scoprire che loro saranno sempre altrove. Bene, questo mondo è diventato un mondo di contabilità, dove tutti sanno solo contare. Il valore di un diamante non sta nella sua trasparenza o nella sua forma a venti facce, ma nei suoi 950.000. Bene, hai cercato di trascinare il mondo in un mondo assetato, facendo sì che ogni goccia d'acqua diventasse 950.000, così tutti si sono improvvisamente illuminati, ah! Ecco come funziona! Ecco come funziona!

Superfluo, troppo superfluo, ogni frase che scrivo è un eccesso, superfluo, superfluo al punto dell'eccesso.

Mi alzo per cercare un vecchio amico, anche se non ho mai avuto un vecchio amico, non ho mai pensato a un vecchio amico, non riesco nemmeno a ricordare chi potrebbe essere un vecchio amico. È solo una proiezione del mio cuore, quelle cose false che lo rendono reale. Solo io posso creare miracoli, basta credere nei miracoli. Ah, grande Quixote, grande Cervantes, hai ragione, lasciami chiudere temporaneamente gli occhi, per sperimentare un grande miracolo.

Lascia che questi occhi neri decidano, sarò il prossimo a cadere in questo pozzo.